domenica 27 marzo 2011

Lettera aperta (a destinatario che mai leggerà)

Cara K, io capisco che il tempo è poco e i tuoi impegni tanti; indovino facilmente che i tuoi meccanismi di difesa ti distolgono dal proposito di dedicare tempo a persone che non sai se rivedrai, data la distanza; ma porca miseria, come fai fisicamente a non rispondere a due lunghe, elaborate lettere costruite meticolosamente e condite con numerosi sprazzi di ironia? (per quanto quella sia sempre molto soggettiva e quello che sembra ironia a me potrebbe apparire come "stupida fuffa" ad altri...)

E ora, come fai con altrettanto candore a scrivere in due righe che sei dolorosamente consapevole del fatto che mi dovevi una mail (o due) da mesi, ma se ce n'è occasione ti farebbe piacere rivedermi?

Il motivo per cui ti scrivo non è che sono disperatamente innamorato di te, non è che non vivo senza te; non avere paura del fatto che una qualche forma di legame tra noi c'era, qualunque cosa fosse; dedicarmi dieci minuti non farà male né a me né a te, non provocherà smottamenti né catastrofi naturali.

Certo, farà la differenza tra essere ancora amici ed essere estranei che non si sono dimenticati. Io ce la metto tutta per evitare la seconda possibilità.... ora la scelta sta a te.

Ricominciamo?

Uno dei motivi per cui non ho mai avuto un blog (a meno che un post alquanto criptico messo a stagionare per tre anni non costituisca un blog) credo sia il fatto che sembro essere totalmente incapace di mettere pensieri in fila quando non mi è chiaro chi sia il destinatario; e mentre godo nel comporre un testo quando si tratta di una lettera indirizzato a qualcuno che so (o spero) avrà piacere a leggerla, divento pigro e annoiato quando scrivo per destinatari non noti (o inesistenti).

La novità vorrebbe essere che ora vorrei scrivere per me stesso, perché come disse qualcuno "la scrittura è la prova del fuoco del pensiero" e io ho tanti pensieri, ma cominciano a diventare un po' confusi :)

Vediamo quanto durerà....

sabato 26 marzo 2011

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